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Jul 20, 2023Liked by Davide Cardile

Ti seguo e vado un pò random.... Ognuno ha i suoi lutti e ognuno ha le sue epifanie, nel mezzo una tonnellata di distrazioni più o meno importanti che definiscono la vita che stiamo vivendo... Capire ciò che è giusto ciò che è sbagliato, capire se tutte le scelte che abbiamo fatto sono state consapevoli è impossibile. Fare scelte consapevoli ogni tanto o spesso, essere resilienti, essere focalizzati e costanti fa sicuramente la differenza nel lungo periodo ma quanti di noi veramente lo fanno oppure quanto ha valore riconoscere di essere dei mediocri consapevoli rispetto ad essere degli zombie senza domande che alla fine pensano di essere i migliori...

Sono intorno a me, ma non parlano con me

Sono come me, ma si sentono meglio

I rimpianti non servono a nulla a meno che non li trasformiamo in qualcosa di positivo, cioè un'insegnamento di quello che non vogliamo si ripeta, chiaro se tutto ciò è ripetibile; molto spesso lo è... Cancellare i ricordi? Gli zombie non mi piacciono nemmeno nei film

Seguo le tue citazioni e ne aggiungo alcune che mi sono venute in mente leggendo:

"life is a rollercoaster" ronan keating

La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso. The Big Kahuna

tante cose ci vengono tolte

ma questo fa parte della vita

però tu lo impari

solo quando quelle cose le cominci a perdere

Any given sunday

You can't connect the dots looking forward; you can only connect them looking backwards. So you have to trust that the dots will somehow connect in your future. You have to trust in something - your gut, destiny, life, karma, whatever. Steve jobs

Pedala – insegui la tua storia ovunque vada

Pedala – macina chilometri di strada

Pedala – l'hai voluta tu la bicicletta

Pedala – più in fretta

Frankie Hi NRG

I bimbi come stanno?

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Grazie Umberto, ormai sono sempre in attesa dei tuoi commenti.The Big Kahuna, cosa mi hai ricordato❤️🙏

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Davide ... Tutto ok?

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Jul 21, 2023Liked by Davide Cardile

Scelte giuste, scelte meno giuste: fanno parte del gioco, entrambe. Opinione personale, da (ex) mototurista mi sento di sottoscrivere il concetto che il viaggio conta più della meta - anche quando vuoi andare da Bologna su fino all'Izoard sapendo che ti aspettano tre ore almeno di autostrada sotto il sole di questi giorni.

Capisco anche la tentazione della pillola azzura e non mi permetto di giudicare chi la sceglie - ognuno di noi decide come viversi la vita ;)

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Ho letto il tuo post sugli auguri di compleanno "standardizzati", quelli che a broadcast invadono i social al ripresentarsi di una data che appartiene all'inizio di una vita che spesso non conosci, davvero. Molte volte si risponde a questi auguri "broadcast" più per educazione che per aver percepito qualcosa se non lo stridulo ripetersi di formule legate alle convezioni sociali o peggio a gif animate talvolta di dubbio gusto. Devo dirti la verità non sono un fan degli auguri di compleanno ma quando li faccio anche a persone che non conosco "dal vivo" cerco di metterci un po' di originalità e di contestualizzare per quanto possibile le parole a quel mondo, il suo. Così oggi ti avrei scritto uno dei miei messaggi un po' fuori dagli schemi ma non me la sono sentita di rinnovare certi perché in un giorno che ricorda la propria venuta al mondo ma che segna anche una "data di scadenza" che è ignota. Mi è venuto in mente però che qualche mese fa scrissi in un momento particolare queste parole che per affinità si potrebbero associare a questo tipo di momenti. Mi piacerebbe condividerle con te non come un augurio di compleanno ma come semplice pensiero di chi prova a capire e sentire ascoltando tra le righe dei silenzi e delle parole non scritte.

Il cortile

Certe volte quando non te lo aspetti apri quella finestra che da sul cortile. Non lo fai spesso e fai anche un po' di fatica a tirare via le ante del telaio fatto di rassegnazione e normalità. Guardi oltre quella soglia, in basso. Ci sono li ad aspettarti due occhi a cui non avevi mai fatto caso prima ma che oggi hanno pianto e cercano di non fartelo capire confondendoti con un sorriso stentato fatto di disperazione e di voglia di voltare pagina anche se quel libro le pagine sembra averle esaurite da tempo strappate ad una ad una da un destino che non ha fatto sconti. C'è silenzio. Troppo. Un silenzio che sa di solitudine, di bocconi amari inghiottiti rinunciando a sogni ed aspettative, desideri e speranze. Poi di nuovo quel fiume in piena che irrompe con la sua salinità su quelle gote ormai abituate ad accoglierlo senza alcuna pretesa.

E sai che non sarà l'ultima volta che quello spettacolo di disperazione si ripeterà spesso lontano dagli occhi dei più, in silenzio, al buio. Vorresti con il tuo sguardo almeno asciugare quel proscenio di infinita tristezza ma non puoi perché capisci che toccherebbe ad altri e non a te. Il tuo sarebbe solo un atto di pietà o di momentanea condivisione di quella sofferenza e niente più. Ci sono perché a cui non si può dare risposta e questo è uno di quelli. Le ante si accostano lente e con loro si spegne quella luce che in quegli occhi aveva trovato , almeno per quell'istante, un sospirato anelito di felicità attraverso la condivisione. E capisci allora quanto sei fortunato ad avere ciò che hai e che spesso credi non essere abbastanza per renderti felice!

Un abbraccio

Ciao, Pietro

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Scrivo e cancello, scrivo e cancello...

"scrivi e basta", tanto in realtà non esiste un modo "migliore" di un altro.

Da quando Italia non c'è più, oltre a ritrovarla qua e là in casa ("amica" così mi aveva chiamato su IG nonostante i km e così la sentivo io), penso spesso a quello che hai scritto.

Sarebbe stato meglio non vivere tutto quello che c'è stato prima, per risparmiarsi questo dolore? (Il vostro ovviamente, perché il nostro seppur intenso e talvolta prorompente, resta infinitamente minore e anche a volte incomprensibile).

Sarebbe stato meglio per quei bambini, non vivere di quelle risate sincere e assordanti, quella presenza che riempiva tutte le cose e tutte le giornate, per risparmiargli questo dolore e questa mancanza?

Probabilmente no... sicuramente no,

ci sei tu, c'e è la nonna, ci sono LORO e LEI c'è sempre, in tutto.

Quando succedono cose del genere, inspiegabili, incomprensibili e improvvise, ti domandi se stai facendo le cose giuste, se stai VIVENDO le cose giuste.

E alla fine niente, cancellerei di nuovo tutto, perché mi sembra di non aver detto nulla ma non lo farò e tu continua a scrivere quando vuoi se ti fa bene, perché per noi niente di quello che dici è senza senso.

Ti abbraccio

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