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Avatar di Marco

Non ci sono parole, ed hai ragione, si rimane senza fiato. Ma ricordo bene le parole di mio padre in quel periodo, quando qualcuno gli chiedeva come va. Cazzo come volevi che andasse. Ma lui diceva sempre "si tira avanti". E questo nel tempo è diventato il mio mantra, un pò tipo "non mollare mai". E' questo che ti fa andare avanti, perchè la vita prosegue per chi rimane. E bisogna fare il possibile per farla diventare la migliore possibile, nonostante tutto.

Mi ricordo quell'anno, purtroppo ancora molto bene, era il 1986, avevo 10 anni. Mia sorella 16.

Forse è un mix di immagini del periodo, ma ricordo di aver visto l'incidente dello Space Shuttle Challenger in camera dei miei, dove a letto c'era mamma. In un televisore portatile rosso, in bianco e nero. Di giorno, perchè stava già male. Poi a marzo, il 24 se ne è andata. Aveva 41 anni. I pochi ricordi sono anche loro in bianco e nero. Perchè la memoria di un bambino, contrariamente ai grandi, riesce ad essere selettiva. Certo, ricordo benissimo quando mi è stato detto che non c'era più, le persone con cui ero, il funerale, ma poi il resto si fa ovattato, come dopo che piangi molto.

Ma la vita di tutti i giorni, appena riprende dopo la momentanea sospensione, aiuta non a pensarci, a mettere da parte i dolorosi ricordi, quello che sarebbe potuto essere la normalità. E si riparte con una nuova normalità.

Per te, per la tua vita, intendo come Davide, come uomo, non sono in grado di darti un aiuto, non ho nessuna parola che ti possa dare uno spunto da cui ripartire.

Per te invece come padre ti posso raccontare come è stato il mio di babbo. Se sono chi sono lo devo a lui. E' riuscito a non farci sentire soli, è riuscito a farci sentire una famiglia, anche in 3. Ha dedicato tutto se stesso a noi, solo dopo che siamo diventati grandi ha iniziato a riprendersi un pò di tempo per se. Ha costruito un rapporto con noi da padre, da amico, nonostante fossero anni dove i rapporti con i genitori non fossero sempre amichevoli, quantomeno rispetto ad oggi. E' stato comprensivo, quando era il caso, perchè poi la rabbia ti porta facilmente fuori dal binario, inflessibile in altre circostanze. Veniva a vedere le mie partite di calcetto fino a quando avevo quasi 40 anni, il presidente onorario della squadra. Il primo tifoso di miei figli nelle loro di parie.

Quando ho costruito la mia famiglia, era lì, c'era se avevo bisogno di aiuto, con la gestione dei miei di figli. Vicino ma mai invasivo.

Hai ragione, non è facile parlare di questo argomento. Però anche se non ti conosco, a parte il seguirti su Linkedin, le tue parole mi hanno colpito e mi hanno portato a fare questo post.

Non è facile raccontarsi, ho fatto uno sforzo enorme a scrivere. Non posso neanche immaginare il tuo. Ma nel leggere il tuo post sono tornato al 1986. Si è rimescolato tutto e posso capire cosa stanno vivendo i tuoi ragazzi.

Non mollare mai e fatti guidare dal tuo istinto. Si deve sempre "tirare avanti".

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Avatar di Irene Esposito

Ho perso mia mamma 10 anni fa, quando di anni ne avevo 25,lo so rispetto ad un bambino di 10 si pensa siano nulla, si pensa che si abbia la struttura emotiva per riuscire a superare la cosa in maniera piu razionale, ma non è cosi! Lei era la mia spalla, il mio partner in crime, lei era tutto quello che avevo, e in 6 mesi lei non c'era più! Non riuscivo a digerire quelle parole di circostanza, non le comprendevo, e tante volte ho risposto con stizza, con rabbia, perché in questi casi è meglio non dire se devi dire frasi fatte, vuote, senza empatia! Rabbrividisco al solo pensiero di cime si sentono ora quelle tre creature, del dolore lacerante che sentono! Perché io lo so cosa sentono, quel dolore straziante mista alla rabbia. Rabbia verso la vita, rabbia verso Dio, rabbia verso la stessa mamma che ci ha lasciato così senza pensarw a come saremmo stati senza di lei! E sento il tuo dolore, lo sento sulla mia pelle, di dover continuare a vivere senza la parte che ti faceva vivere! Vi stringo forte e io sento di potervi dire "condoglianze", perché io partecipo al vostro dolore!

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